I commenti alla XVII edizione del Gran Paradiso Film Festival
Gran Paradiso Film Festival: pronti a partire
Ci sono viaggi, reali o immaginari, per cui è sufficiente un bagaglio leggero. Il Gran Paradiso Film Festival è uno di questi viaggi. Non c’è bisogno di molto da metter in valigia, solo la giusta dose di curiosità, quella che ci spinge a voler guardare, metterci in ascolto, scoprire. Il punto di partenza è il Gran Paradiso, con le splendide località che ospitano la manifestazione. In questa diciassettesima edizione, che si svolgerà dal 26 al 31 agosto, saranno sedi di proiezione e preziosi spazi di incontro Valsavarenche, Rhêmes-Saint-Georges, Villeneuve, Ceresole Reale e, naturalmente, Cogne, da sempre cuore pulsante del Festival.
La meta non è una sola e non è nota dal principio. Il Concorso internazionale, espressione di alcune delle più belle produzioni di cinema naturalistico degli ultimi due anni, ci trasporterà nei cinque continenti. Vivremo la foresta ed il deserto, la giungla e la campagna, attraverso lo sguardo curioso e sensibile di chi ha scelto l’ambiente per mestiere e per passione. I film selezionati non possono più essere semplicemente ascritti al genere “documentario”, rappresentano un’evoluzione di questo, sono forme nuove, ibridi interessanti quanto inaspettati.
Il viaggio, però, non è mai fine a se stesso, ha sempre un obiettivo, sia esso quello di perdersi o di ritrovarsi. Lo scopo del Gran Paradiso Film Festival è incantare, intenerire, far riflettere, suscitare stupore e a volte anche indignazione. I dieci film in concorso raccontano, con una varietà di stili sorprendente, l’unicità della Natura, di cui l’uomo è custode troppo spesso distratto e non curante. Gli effetti speciali non servono, le immagini sono già spettacolari. Noi non dovremo far altro che lasciarci rapire dai colori e dalla babele di versi e rumori che caratterizzano ogni ecosistema. E ogni mondo può essere catturato e raccontato nella sua completezza in pochi minuti. La sezione di cortometraggi CortoNatura ce lo dimostra.
Come in ogni viaggio che si rispetti, c'è bisogno di qualcuno che ci accompagni a scoprire la profondità, i segreti dei luoghi che stiamo visitando. Il Gran Paradiso Film Festival può contare su guide d'eccezione, che leggono e svelano ciò che ci sta attorno. Il ciclo di incontri De Rerum Natura rappresenta un momento importante del Festival: giornalisti, uomini di scienza, artisti, giuristi, registi e scrittori declineranno la natura delle cose e le cose della natura secondo il loro vissuto, le loro conoscenze. Ci verranno rivelati i segreti dei comportamenti animali dal noto etologo Danilo Mainardi, da sempre amico del Festival. Valerio Onida, già Presidente della Corte Costituzionale, ci parlerà della natura della Costituzione e dibatterà sulle sue possibili riforme con il Ministro per le riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello, e Luciano Violante, già Presidente della Camera dei Deputati. Potremo ascoltare le parole di chi ama la montagna e la racconta nei suoi libri e articoli, saremo poi chiamati a osservare il cielo con occhi diversi e a ricordare il pensiero di grandi uomini del passato.
Saremo anche accompagnati da un amico speciale, un personaggio simbolo, che ci stimolerà con la sua idea di Natura: il giornalista e scrittore Massimo Gramellini prenderà il testimone nelle riflessioni dal celebre conduttore televisivo Fabio Fazio in una video-intervista che lancerà la prima serata.
L’augurio è quello che il Gran Paradiso Film Festival possa riempire il nostro bagaglio con idee, sensazioni e domande. Tornati a casa svuoteremo la valigia, pronti per un altro viaggio, reale o immaginario. Partiremo allora, come ci insegna Albert Einstein, con la consapevolezza che “ogni cosa che puoi immaginare, la Natura l’ha già creata”.
“Question Time: le tue curiosità sui Parchi”
Metti otto esperti che operano in diversi Parchi italiani in una cornice suggestiva come quella del giardino di Maison de Cogne Gérard-Dayné, poni loro domande arrivate via e-mail, lascia che anche il pubblico presente possa trovare risposta a qualche interrogativo, imponi un limite di 3 minuti alle risposte per dare freschezze e dinamicità ed ecco che prende forma il “Question Time: le tue curiosità sui Parchi”.
De Rerum Natura, la sezione del Gran Paradiso Film Festival dedicata agli incontri e dibattiti, ha offerto martedì 24 agosto uno spazio di confronto tra chi nelle aree protette ci lavora, chi ci abita o chi semplicemente ama passarci le vacanze ed il tempo libero.
I temi toccati? Economia, fruibilità turistica, progetti, criticità di queste realtà: segno della complessità del “mondo Parco”. E non potevano, naturalmente, mancare le curiosità sugli animali.
Docenti universitari, ingegneri, Direttori e Presidenti di Parchi italiani assieme a Italo Cerise e Bruno Bassano, rispettivamente Presidente e Responsabile del Servizio sanitario e della ricerca del Parco Nazionale Gran Paradiso, guidati dal moderatore Marco Albino Ferrari, giornalista e scrittore di montagna, hanno dato modo ai partecipanti di ricevere stimoli, che hanno spesso aperto nuovi scenari di riflessione, perché una soluzione netta e definitiva applicabile a tutto non c’è quasi mai.
Le aree protette posso essere “vissute” o devono essere solo “conservate”?
Il direttore di un Parco deve essere un naturalista o un manager?
Qual è il confine tra sviluppo e sfruttamento delle risorse naturali?
I Parchi possono rappresentare un’opportunità per i giovani in cerca di lavoro?
Quale spazio c’è nella società contemporanea per la sensibilizzazione verso l’ecologia?
Questi alcuni dei quesiti proposti ai relatori. L’interesse per il presente e futuro delle aree protette è grande e l’importanza di preservare questi patrimoni di biodiversità e di storia è fortemente sentita.
In un territorio come quello del Gran Paradiso, dove tutto parla di Natura, discutere della sua salvaguardia, di sviluppo e di educazione ambientale non è superfluo, è fondamentale. E il confronto fra diverse professionalità, esperienze e idee diventa un punto di partenza essenziale.
Anche alle domande più divertenti ed in apparenza “leggere”, è seguita una spiegazione chiara e scientificamente rigorosa. Allora ecco che all’interrogativo: “è più selvatico il camoscio o lo stambecco?”, il Dott. Bruno Bassano ha risposto che il grado di selvatichezza degli animali è da collegare ad una questione molto concreta. Lo stambecco, da quasi due secoli protetto, si fida maggiormente dell’uomo, mentre il camoscio, che è protetto da un periodo più limitato, è più diffidente e risulta per questo un po’ più selvatico. Ancora una volta la Natura ci ricorda quanto l’uomo la condizioni, nel bene o nel male, con le sue scelte e azioni.
A conti fatti: il Gran Paradiso Film Festival
9723 presenze, 6 sedi di proiezione, 10 film in concorso, 11 cortometraggi, 180 giurati, 6 conferenze, 1 Flash mob, 12 performance artistiche ed innumerevoli amici della Natura.
Questo, a conti fatti, il Gran Paradiso Film Festival. No, i numeri non bastano a spiegare i giorni del Festival, sono solo una traccia di ciò che è stato. Perché dietro alle cifre ci sono volti, parole, esperienze ed emozioni che hanno reso, ancora una volta, questa manifestazione unica.
Il Festival è partito lunedì 26 agosto con la video-intervista d Fabio Fazio a Massimo Gramellini sull’ idea di Natura e si è concluso sabato 31 agosto con l’irriverente Dario Vergassola che ha co-condotto la serata di premiazione. Abbiamo iniziato con la pioggia e concluso con una meravigliosa giornata estiva. In mezzo, da Cogne a Ceresole Reale, passando per Rhêmes-Saint-Georges, Villeneuve e Valsavarenche, ci sono state le proiezioni, gli incontri, i dibattiti e gli eventi di questa diciassettesima edizione.
Le opere selezionate, già vincitrici di numerosi premi internazionali, hanno dato vita ad una programmazione di qualità e mai scontata, con prime visioni italiane e mondiali. Il pubblico del Festival si è lasciato trasportare dagli occhi di chi mette davanti alla macchina da presa le storie del regno animale, che a volte incrociano le storie dell’uomo. Film spettacolari, film difficili, film innovativi: non è mancato nulla… neppure una proiezione all’aperto, con gli spettatori seduti su balle di fieno, a scaldarsi con coperte e latte caldo, mentre due mucche e due vitellini “interagivano” con la mandria protagonista del film “Bovines”.
Anche gli appuntamenti di De Rerum Natura hanno contribuito a rendere il Festival speciale. Gli incontri proposti sono stati una lente d’ingrandimento sul mondo, che ha permesso a chi c’era di fermarsi, guardare oltre e scovare strade che non avrebbe pensato di percorrere. C’è stato lo spazio per fare domande, per avere risposte e per interrogarsi ancora grazie a ospiti di alto profilo, che hanno catturato l’attenzione di tanti.
Il Gran Paradiso Film Festival, però, non sarebbe quello che è senza chi lo vive: gli spettatori, che, anche quest’anno, hanno riempito le sale di proiezione ogni sera.
Spettatori che hanno decretato la vittoria del film “Il ritorno dell’upupa”, che hanno preso e lasciato idee e sensazioni, ricordandoci perché ci piace realizzare questa rassegna.
Una vita da bovini vista con i bovini
Il commento del giornalista Vittorio Pasteris, sul suo blog Parole Fatti Pensieri, sulla proiezione speciale "per uomini e animali" del film "Bovini - la vera vita delle vacche" di Emmanuel Gras tenutasi a Maison de Cogne Gérard-Dayné in occasione del XVII Gran Paradiso Film Festival:
Una vita da bovini vista con i bovini
Il senso della mucca per il cinema